Sì, è vero, allora fuggii, scappai via,
senza darti neppure una spiegazione,
perché non ero ancora capace
che se fossi rimasto, mai … probabilmente,
saresti stata mia …
poiché così è stato
che per tutto questo tempo
custodendo il ricordo di ME
(da dove non mi sono mai allontanato veramente)
mentre, per proprio conto, ognuno di noi
delineava il proprio fato …
Ti ringrazio, perché quel magico sentimento
mi ha dato forza, gioia, vigore …
che ad esso ricorrevo, quando, da solo …
cercavo di superare l’inevitabile dolore …
non fu certo frutto del caso
esso è accaduto perché
Lo so … stare lontano …
non è il modo che avevi immaginato
per poterci Amare …
ma non ti preoccupare,
perché anche da qui …
… IO …
… <<Ero sorpreso di amarti, ora, e più non amare un fantasma in tua vece. Ma non ero stabile nel godimento del mio Dio. Attratto a TE dalla tua bellezza, ne ero distratto subito dopo dal mio peso, che mi precipitava gemebondo sulla Terra. Era, questo peso, la mia consuetudine con la carne; ma portavo con me il Tuo ricordo. Non dubitavo minimamente dell’esistenza di un essere cui dovevo aderire, sebbene ancora non ne fossi capace, perché il corpo corruttibile grava sull’anima, e la dimora terrena deprime lo spirito con una folla di pensieri; ed ero assolutamente certo che quanto in TE è invisibile, dalla costituzione del mondo si scorge comprendendolo attraverso il creato, così come la tua virtù eterna e la tua divinità. Nel ricercare, infatti, la ragione per cui apprezzavo la bellezza dei corpi sia celesti sia terrestri, e i mezzi di cui dovevo disporre per formulare giudizi equi su cose mutevoli, allorché dicevo: “Questa cosa dev’essere così, quella no”; nel ricercare dunque la spiegazione dei giudizi che formulavo giudicando così, scoprii, al di sopra delle mente mutabile, l’eternità immutabile e vera della verità. E così salii per gradi dai corpi all’anima, che sente attraverso il corpo, dall’anima alla Sua potenza interna, cui i sensi del corpo comunicano l’esterna realtà. Di qui salii poi ulteriormente all’attività razionale al cui giudizio sono sottoposte le percezioni dei sensi corporei; ma poiché anche quest’ultima mia attività si riconobbe mutevole, ascese alla comprensione di se medesima. Distolse dunque il pensiero dalle sue abitudini sottraendosi alle contraddizioni della fantasia turbinosa.>> …
(Fonte: http://www.clerus.org/bibliaclerusonline/it/ct4.htm)
… Così giunsi,
in un impeto della visione trepida,
… e d’allora godo, beata-mente,
della meravigliosa soddisfazione del sesso …
Mi hai fatto tornare in mente questo splendido film: https://wwayne.wordpress.com/2015/07/26/la-ciliegina-sulla-torta/. L’hai visto?
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No, comunque grazie,
nulla è superfluo se aggiunto a chiarimento.
Ciao.
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Se ti va, poi fammi sapere come l’hai trovato. Se invece non dovessi più sentirti, per me avertelo fatto scoprire è già una grande soddisfazione. Grazie a te per la risposta! 🙂
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